Vincenzo Agnese: “Questa Inter merita la Champions”

Dalle emozioni forti vissute da tifoso nerazzurro alle sfide quotidiane da dirigente sportivo locale. Vincenzo Agnese, ex direttore di Nuvola TV e volto noto dell’informazione isolana, si racconta in questa lunga intervista tra Inter, Champions League e calcio a cinque. Una conversazione a cuore aperto sul significato dello sport, il valore della programmazione e la responsabilità di costruire un futuro credibile per i giovani atleti dell’isola d’Ischia. Tra passione e consapevolezza, Agnese offre uno sguardo lucido, talvolta critico, ma sempre profondamente innamorato del gioco. Ecco la prima parte dell’intervista.
Benvenuto a Vincenzo Agnese, ex direttore di Nuvola TV, dunque collega giornalista, ma oggi siamo qui per una chiacchierata più leggera, legata alle sue passioni. Due in particolare: l’Inter, tema caldissimo tra venerdì e sabato, e il calcio a cinque, ambito in cui Agnese gestisce la Fenix. Partiamo subito dalla febbre nerazzurra. Venerdì la vittoria dello scudetto del Napoli e la conseguente rinuncia dell’Inter al sogno tricolore e al triplete. Sabato, invece, la finalissima di Champions League contro il Paris Saint-Germain. Da interista, che momento è questo?“Grazie Gaetano, è un piacere condividere questa chiacchierata, anche se tocca corde un po’ amare. Parlare dell’Inter, in questo momento, è inevitabilmente doloroso. C’è grande delusione nel popolo nerazzurro per un obiettivo che sembrava alla portata e che invece è sfumato in modo beffardo. La vera svolta non è arrivata venerdì, quando era ormai tutto scritto: l’Inter ha vinto a Como, il Napoli ha battuto un avversario ormai demotivato. La partita decisiva è stata quella della settimana precedente. Fino all’87’, l’Inter era campione d’Italia: in vantaggio a Milano, mentre il Napoli pareggiava a Parma. Poi, l’imprevedibilità dello sport: un tocco di mano, un rigore contro al 92’, il pareggio in extremis. Napoli in vetta, Napoli campione.
Uno scudetto vinto con merito, perché conquistato con costanza. La differenza è minima – un solo punto – ma sufficiente. L’Inter partiva con i favori del pronostico, da campione in carica, con una rosa superiore. E proprio per questo la delusione è più cocente.Il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario. Non è un miracolo, ma un risultato frutto del lavoro di una squadra vera, di un gruppo guidato da un tecnico che ha saputo cambiare il corso della stagione.
Ora l’Inter si gioca tutto nella partita più importante dell’anno, quella che nessun club gioca tutti gli anni: la finale di Champions League. Credo che questa Inter meriti di vincerla, per il percorso straordinario fatto. Io stesso ho avuto la fortuna di vivere due partite indimenticabili: quella in casa del Bayern Monaco e quella pazzesca con il Barcellona a San Siro, ribaltata nei supplementari dopo che molti avevano già lasciato lo stadio. Anche se dovesse finire con una sconfitta, resta una stagione straordinaria. Simone Inzaghi ha portato risultati importantissimi, costruendo un gioco di squadra vero. Non ha campioni come il PSG, ma ha saputo valorizzare uomini che nessuno si aspettava potessero fare la differenza. Sarebbe bello, lasciamelo dire, che l’estate regalasse lo scudetto ai napoletani e la Champions agli interisti: saremmo tutti più felici”.
Restiamo un attimo sulla Serie A. Inzaghi e Conte, tecnici di Inter e Napoli, sono spesso nel mirino della critica. Un giorno eroi, il giorno dopo messi in discussione. Che valutazione dai di Simone Inzaghi?“Per me Inzaghi è un allenatore indiscutibile e da confermare. In un contesto economico difficile come quello dell’Inter, non è scontato essere competitivi a certi livelli. Conte all’Inter ha vinto lo scudetto, certo, ma ci ha lasciato con una montagna di debiti. Inzaghi, invece, ha lavorato con intelligenza e ha saputo creare un gioco collettivo piacevole e concreto.
Conte resta un grande professionista, un motivatore straordinario, un gestore di uomini e ambiente. Ha inciso profondamente a Napoli, soprattutto a livello comunicativo. Avere la forza di “zittire” il presidente, di imporgli un ruolo più dirigenziale e meno invadente, è già un merito. Va detto anche ai tifosi: quelli che criticavano il gioco di Allegri e idolatravano Sarri, oggi festeggiano uno scudetto fatto di tanti 1-0, con un gioco tutt’altro che spettacolare. Ma vincono. E allora va bene così. In sintesi: Conte è una garanzia in campionato, ma non ha mai brillato in Champions. Inzaghi ha ancora alti e bassi in campionato, ma in Europa è arrivato due volte in fondo in tre anni. Due grandi allenatori, diversi per stile, ma entrambi vincenti”.
Sabato sera il Cineteatro Excelsior ospiterà la diretta della finale Champions con l’Inter Club Isola d’Ischia.“Un invito sentito a tutti gli interisti a partecipare. Al Cinema Excelsior abbiamo già vissuto la vittoria del 2010 e la delusione di due anni fa. Ma questi momenti vanno vissuti insieme, in gruppo. Basta con la scaramanzia individuale: anche i napoletani, i più scaramantici del mondo, stavolta hanno riempito le piazze ischitane. È bello condividere un sogno, anche in caso di delusione. Trovate tutte le info sulla pagina dell’Inter Club Isola d’Ischia”.

Il Dispari